Domenico Marzi
Candidato a sindaco di Frosinone
Elezioni amministrative 6-7 maggio 2012
Programma
Le ragioni della candidatura
Gli ultimi cinque anni del governo di centrosinistra, a Frosinone, ci hanno imposto un distinguo netto per via delle inefficienze nella organizzazione della macchina amministrativa e nel raggiungimento degli obiettivi che si ritenevano prioritari. Lo stato della città è sotto gli occhi di tutti: valga, come esempio, lo stato della manutenzione della villa comunale. Se solo l’amministrazione in carica, facendo proprio il principio della continuità, avesse dato corso ad una procedura che era stata avviata e che prevedeva all’interno della villa la realizzazione di una attività commerciale con l’onere (a carico dell’aggiudicatario della gara) di un canone annuale e della sistemazione dell’area da adibire a parco giochi, la situazione della villa non sarebbe, oggi, quella che purtroppo è sotto gli occhi di tutti. Ma andiamo avanti… O se preferite, “Tiremm innanz!”, come disse Amatore Sciesa mentre raggiungeva il plotone di esecuzione. Mossi dalla volontà di restituire dignità a questo capoluogo, abbiamo deciso di proporci, con un rinnovato impegno ed individuando essenziali priorità, per la carica di sindaco ed amministrare nuovamente la città di Frosinone dopo l’esperienza occorsa dal 1998 al 2007. Efficacia, trasparenza, concretezza: gli stessi valori che già guidarono l’esperienza di allora saranno gli stessi a guidare, oggi, la nostra azione amministrativa.
La piazza, il teatro, l’Accademia.
Una piazza per Frosinone: rinasce la vitalità della città. L’Italia è il paese delle piazze. Solo Frosinone ne è stata privata, dal dopoguerra a oggi, a seguito della crescita disordinata del tessuto urbano. La piazza come luogo di aggregazione, di incontro, di vita e vitalità per una città è di fondamentale importanza. Ci proponiamo di realizzare in piazzale Vittorio Veneto, proprio dove oggi sorge un parcheggio per poche decine di auto, la piazza di Frosinone. Chiederemo alla Prefettura di cedere i due locali ai lati del portico e il portico stesso per permettere l’apertura di esercizi commerciali destinati a attività ricreative. Piazzale Vittorio Veneto sarà la piazza di Frosinone alta e bassa grazie alla presenza dell’ascensore inclinato. Da qui partirà la riqualificazione della vita sociale della città. Finalmente la gente di Frosinone potrà incontrarsi e vivere la città come non accade da decenni.
Per lo stesso motivo, il teatro della città di Frosinone deve essere ubicato all’interno del perimetro urbano, magari allocato negli edifici di proprietà della Regione Lazio posti all’ingresso dell’ascensore inclinato nella parte bassa del capoluogo (se ne parla nella sezione dedicata ai lavori pubblici).
In questa ottica, vogliamo ribadire con forza che l’Accademia delle belle arti debba rimanere all’interno del perimetro intramurario della città.
Macchina amministrativa – organizzazione
La necessità di contenere i costi del personale impone di ridurre drasticamente il numero di quanti vengano assunti nello staff del sindaco o con contratti fiduciari o di consulenza. Questo provvedimento, a nostro giudizio, sarà in grado di ridurre notevolmente le voci in uscita del bilancio comunale, in misura maggiore rispetto a proclami dettati solo da demagogia. Per tale ragione, è nostro intendimento valorizzare le professionalità esistenti all’interno del comune, attribuendo mansioni e funzioni specifiche in ragione delle esperienze acquisite.
Nel comune di Frosinone sono state assunte persone che hanno capacità specifiche per affrontare i temi relativi alla gestione della cosa pubblica, dall’urbanistica, ai servizi sociali, all’ambiente. Tutto questo comporterà certamente una valorizzazione del personale anche in relazione alla necessità di rivisitare le deleghe (ad esempio nel settore tecnico) in ragione del numero degli assessori che la legge ha ridotto.
La macchina amministrativa va riordinata anche mediante rotazione periodica dei dirigenti e il massimo coinvolgimento del personale nella distribuzione delle responsabilità.
Urbanistica
Il settore dell’urbanistica richiede, anzitutto, regole certe.
Si impone il governo delle regole e pertanto la rivisitazione del Prg: riteniamo di non escludere, peraltro, dal dibattito politico, la proposizione di un nuovo Pugc. Non nuove cubature ma rivalutazione dell’esistente. Ciò, senza paralizzare l’iniziativa edilizia quantomeno per quelle opere che hanno una forte rilevanza pubblica. Per tale motivo, coinvolgeremo la città nell’individuare le soluzioni che verranno ritenute più idonee perché, con il necessario sostegno dei privati, si possa dare un’immagine nuova e dignitosa a piazzale Kambo e piazza Martiri di Vallerotonda. A proposito di quest’ultima, in particolare, l’amministrazione intende individuare un passaggio definitivamente risolutivo per l’impianto sportivo esistente. Siamo dell’avviso di trovare una soluzione giuridica per assegnare lo stadio di calcio Casaleno al Frosinone calcio senza oneri per il Comune perché la società stessa possa realizzare una struttura assimilabile a quella realizzata a Torino dalla Juventus, o comunque a quelle realizzate in diverse città europee, in special modo di Olanda e Gran Bretagna.
Per dare continuità all’azione amministrativa, non si intende penalizzare le procedure già in essere. Ciononostante si impone porre un limite temporale (1 anno dall’insediamento dalla nuova amministrazione) per dare successivamente attuazione urbanistica di ricucitura del tessuto urbano.
Accanto alla necessità di imporre regole certe nel settore urbanistico, intendiamo proporre un’idea di città più ampia, in modo da poter permettere una fruizione migliore dei servizi da parte dei cittadini. Un obiettivo, questo, raggiungibile con la realizzazione di piani intercomunali che, attraverso la piena collaborazione tra enti contigui, prevedano un piano di sviluppo del territorio più fluido, che non tenga conto solo di confini meramente geografici ma punti a offrire servizi migliori ai cittadini (ad esempio, nel settore del trasporto pubblico).
Banca d’Italia: vista la maestosità dell’edificio, esso sarà destinato a un fine non privato, che si inserisca compiutamente nell’ottica di ridare lustro alla zona del centro storico.
Lavori pubblici
Siamo rigorosamente dell’avviso che si debba riconsiderare l’ipotesi della realizzazione di una struttura teatrale in località Casaleno, sia per l’ubicazione sia per le dimensioni ed il taglio della costruzione progettuale ipotizzata. Il teatro deve essere allocato in città. Rappresenteremo alla Regione l’opportunità di utilizzare il finanziamento per realizzare la struttura teatrale e polivalente all’interno del perimetro della Monti Lepini. Riteniamo indispensabile realizzare una scala di collegamento meccanizzata in piazza Gramsci con il parcheggio sottostante, come anche prospetteremo la possibilità di realizzare un altro parcheggio nell’area retrostante via Ciamarra e sottostante via Firenze, collegando la stessa area con un ascensore. Gli interventi sui parcheggi saranno ritenuti prioritari perché è nostra intenzione modificare radicalmente le abitudini dei cittadini ed indirizzarli verso l’utilizzo dei mezzi pubblici e la mobilità sostenibile, che integri trasporti pubblici, piste ciclopedonali, parcheggi, ascensore inclinato e il piano urbano delle merci (carico e scarico). È impensabile che una città come Frosinone, con pochi anelli viari, debba rimanere costantemente intasata dal traffico veicolare. Prevediamo anche un sistema di rotatorie sempre più diffuso, in grado di rendere scorrevole la circolazione. Il trasporto pubblico locale deve essere potenziato, attraverso una nuova perimetrazione dei percorsi seguiti dai mezzi pubblici e la loro connessione con parcheggi periferici alla città. In particolare, dovrà essere ripensato il percorso del trasporto pubblico regionale (Co.Tra.L.) al fine di decongestionare il traffico nelle arterie interne alla città, riducendo nel contempo il livello delle polveri sottili. In questa prospettiva, la realizzazione di aree di sosta ai margini della città, collegate al centro urbano da navette, consentirebbe una migliore fruizione del servizio pubblico e assicurerebbe una circolazione più omogenea sul territorio comunale. Lo stesso impianto di risalita che collega piazzale Vittorio Veneto con via Aldo Moro dovrà essere utilizzato come un vero e proprio ascensore che, su chiamata, come avviene in altre realtà urbane, risponderà all’istanza di utilizzo del pedone e dovrà essere perfettamente integrato nel sistema dei parcheggi e del trasporto pubblico cittadino. L’intervento coinvolgerà tutto il tratto urbano ove possibile, compatibilmente con l’orografia del territorio, fino alla Stazione.
Andremo a prevedere la realizzazione di zone a traffico limitato con specifico regolamento consentendo, ovviamente, a residenti e operatori economici di poter raggiungere la propria abitazione e parcheggiare ed esercitare la propria attività professionale. Le strade cittadine dovranno essere oggetto di una manutenzione stradale costante, in grado di migliorare la pavimentazione e scongiurare qualsiasi rischio per automobilisti e pedoni.
Politiche sociali e della Salute
La crisi che sta vivendo la nostra società rilancia con forza il ruolo centrale e strategico delle politiche sociali, in particolare da parte degli enti locali, quali interlocutori primari e di prossimità delle esigenze dei cittadini. Le politiche sociali assumono il compito di strumenti di contrasto all’emergenza e al disagio che sempre più fasce di cittadini sono costrette ad affrontare; nello stesso tempo, di pari passo, le politiche sociali devono assicurare servizi e strutture che favoriscano l’agio delle persone, soprattutto delle fasce sociali più deboli, minori e anziani.
In questa duplice declinazione delle politiche sociali, si intende valorizzare, quale interlocutore privilegiato e prioritario, il terzo settore e il mondo del volontariato, nell’ottica del principio di sussidiarietà e di costruzione di un sistema di welfare mix integrato che dia vita ad una rete di servizi e di offerta sociale che favoriscano la nascita di una comunità inclusiva, che tende a non lasciare fuori nessuno, integrando le politiche sociali con quelle sanitarie.
Tale impegno vede l’ente comune recitare un ruolo di primo piano, cabina di regia per il sostegno e lo sviluppo delle attività rivolte alla famiglia, ai minori, alle persone disabili, alle persone anziane, all'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, alle persone vittime di violenza, alle donne gestanti, alle madri in situazioni di disagio sociale, alle persone detenute, in regime di semilibertà o dimesse dal carcere, alle persone senza fissa dimora, alle persone con dipendenza, agli immigrati.
In quest'ottica l'Ente valorizzerà le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le cooperative sociali, le fondazioni, gli istituti di patronato e di assistenza sociale, gli Enti riconosciuti dalle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese.
Attraverso la costituzione di un Tavolo tecnico sulle “Politiche Sociali” che analizzi la domanda sociale e implementi l’offerta di servizi, affiancandoli a quelli esistenti, si procederà con i seguenti obiettivi:
In particolare, per quanto concerne le politiche rivolte alle persone con disabilità, vogliamo ribadire il focus sui diritti sociali: accesso a lavoro e all’educazione, assistenza domiciliare, aiuto personale, luoghi della vera abilitazione, residenzialità per il “dopo di noi” che riproduca la dimensione familiare. Tutto ciò, a partire da un progetto di vita autodeterminato della persona: un progetto di vita che divenga un diritto fondamentale, esigibile ed universale.
Per quanto riguarda il settore delle politiche sociali, è nostra intenzione procedere a una gara che affidi a un unico contraente tutti i servizi. Ciò al fine di contenere i costi e offrire un servizio più adeguato alle esigenze della città.
Ci impegneremo anche ad adeguare gli orari dei servizi e delle strutture sociali alle esigenze dei cittadini. Riteniamo, infine, opportuna l’istituzione di un numero verde “Frosinone sociale” per le emergenze e le richieste di informazioni.
AmbientePer quanto riguarda il settore delle politiche sociali, è nostra intenzione procedere a una gara che affidi a un unico contraente tutti i servizi. Ciò al fine di contenere i costi e offrire un servizio più adeguato alle esigenze della città.
Ci impegneremo anche ad adeguare gli orari dei servizi e delle strutture sociali alle esigenze dei cittadini. Riteniamo, infine, opportuna l’istituzione di un numero verde “Frosinone sociale” per le emergenze e le richieste di informazioni.
Sul tema dell’inquinamento atmosferico sarà attivato un tavolo di confronto permanente con i paesi limitrofi con la presenza, obbligata, dell’Arpa e con le rappresentanze del mondo industriale per sviluppare una continua azione di monitoraggio e prevenzione. Come amministrazione comunale, intendiamo realizzare i nuovi asfalti sul territorio con materiali in grado di abbattere le PM10. Così anche per tutti i nuovi edifici pubblici e quelli che verranno ristrutturati: saranno trattati con materiali con funzione attiva nei confronti dell’abbattimento delle polveri sottili.
La città deve diventare eco-sostenibile per assumere maggiore attrazione sia per chi ci vive, sia per chi la visiti. Per realizzare ciò, è necessario inserire nella programmazione urbanistica strumenti atti a realizzare un’edilizia sostenibile e elaborare un Piano Urbano del verde pubblico attrezzato (per una città a misura di bambino e un “bike park” interamente dedicato alle due ruote). Proporremo anche l’adozione di un piano del colore e delle antenne (per gestire l’inquinamento elettromagnetico).
Importante anche procedere alla realizzazione di parchi naturali, mediante la bonifica di boschi limitrofi alla città (es. Bosco Grappella) e la sistemazione definitiva delle sponde del fiume Cosa, soprattutto nella porzione a valle dell’ascensore inclinato. Quest’area dovrebbe divenire un sistema integrato di nuova mobilità (piste ciclabili) e fruibilità del verde pubblico.
Il decoro urbano è inteso come settore di investimento e biglietto da visita della città. Si rende utile, quindi, una ricognizione del patrimonio architettonico esistente e la creazione di spazi confortevoli e salubri.
Aeroporto/interporto
Queste sono società di cui proporremo immediatamente lo scioglimento e chiederemo al consiglio comunale di votarne l’uscita dalla compagine sociale.
Protezione civile/Sicurezza urbana
Riteniamo necessario designare un’area di alcuni ettari deputata al soccorso in caso di eventi straordinari. Tale zona sarà destinata ad ospitare la popolazione e le squadre di soccorso. Siamo dell’avviso che, qualora dovesse verificarsi questo genere di eventi, sia necessario integrare il funzionamento della Protezione Civile con gli altri organismi deputati alla sicurezza dei cittadini (ad esempio, i Vigili urbani) o all’assistenza delle persone svantaggiate (pensiamo alla Caritas diocesana).
La sinergia tra tutte le realtà che operano nel sociale e per la sicurezza consente, in questi casi, di prestare soccorso in modo più celere e raggiungere al più presto persone in stato di difficoltà.
La sicurezza va intesa come prevenzione: per questo, intendiamo realizzare corsi nelle scuole in collaborazione con le Forze dell’ordine e fare in modo che sia forte e palpabile la presenza del Comune e delle istituzioni. In ogni angolo è possibile avvertire la presenza dell’amministrazione se la città è pulita, se è ordinata, se i trasporti sono efficienti e in orario. La città è sicura con gli attraversamenti pedonali, con piste ciclabili opportunamente delimitate, con aree pedonalizzate. L’organizzazione efficiente della città, dei suoi servizi, permette una maggiore sicurezza perché allontana chi frequenta la città per delinquere. Se si rilancia la città dal punto di vista economico e sociale, si combatte il disagio e si incrementa il livello di sicurezza.
Sarà cura di questa amministrazione garantire la massima trasparenza nello svolgimento delle gare pubbliche per la fornitura di beni e servizi per contrastare il fenomeno di infiltrazioni malavitose anche attraverso la stipula di protocolli di legalità.
Bilancio
Con deliberazione consiliare dell’11.9.2007, l’amministrazione (Marini) ha approvato il rendiconto della gestione dell’anno 2006 (ultima gestione Marzi). Il risultato di amministrazione dell’esercizio 2006 presentava un avanzo di euro 667.960,47: si evidenzia, quindi, come per l’anno 2006 l’ente avesse rispettato il patto di stabilità e il collegio di revisione avesse dato atto del rispetto dei principi e dei criteri di determinazione dei residui attivi e passivi. Il quotidiano Il Sole 24 ore in data 2 gennaio 2008, pubblicava un articolo nel quale evidenziava come, nel periodo dal 2003 al 2006, anche a fronte di una drastica riduzione dei trasferimenti statali e regionali (-32,3%), il comune di Frosinone avesse ristrutturato profondamente il proprio bilancio, sostanzialmente sanandolo, senza aumentare la pressione fiscale contributiva a carico dei cittadini, ma solo recuperando le partite pregresse. Sostanzialmente, si otteneva un concreto e tangibile risultato nell’interesse della cittadinanza con il chiaro raggiungimento del relativo equilibrio finanziario nel periodo di riferimento e sempre nel pieno rispetto del cosiddetto patto di stabilità. La situazione odierna è diversa. Anche se corrisponde al vero che vi è stata una ulteriore riduzione dei trasferimenti statali e regionali, non può sottacersi come la gestione pregressa abbia determinato presenza di squilibri finanziari che, in diverse forme, rilevano una crisi finanziaria manifesta o ancora latente ma passibile, comunque, di pregiudicare in modo strutturale la situazione finanziaria complessiva dell’ente e di porre, quindi, serie limitazioni allo svolgimento della sua attività. Una prima manifestazione latente di questo genere è la difficoltà, riscontrata nel corso degli ultimi esercizi, di garantire il permanere degli equilibri finanziari e, in particolare, il pareggio di bilancio. Per tale situazione, l’articolo 153 comma VI e l’art. 193 prevedono adeguati strumenti di risposta idonei a ristabilire gli equilibri non ancora definitivamente pregiudicati. La situazione del comune di Frosinone è quindi gravissima: dobbiamo avere la consapevolezza che i primi due anni saranno caratterizzati da rigore assoluto e dall’impossibilità di effettuare investimenti, vieppiù assumendo personale. Cadranno, quindi, miseramente nel vuoto le promesse di coloro che rappresentano o rappresenteranno assunzioni o simili possibilità. Il comune dovrà essere autosufficiente e con le proprie energie professionali peraltro eccellenti, mirare al raggiungimento degli obiettivi di programma riducendo al minimo o eliminando gli incarichi da conferire all’esterno.
Commercio/Turismo
Puntiamo alla riorganizzazione della struttura del settore riguardante le attività produttive mediante utilizzo del personale più idoneo e in relazione ai nuovi compiti e funzioni derivanti dai decreti in materia di liberalizzazioni e semplificazioni. Oltre al piano Urbanistico del Commercio (deputato a definire puntualmente delle indicazioni strategiche nell’esercizio delle attività commerciali e produttive nel medio-lungo termine), è necessario un patto commerciale che, attraverso accordi e convenzioni con istituto di credito, permetta l’accesso al credito agevolato per le PMI. Non dovrà mancare sinergia tra lo Sportello Unico Attività Produttive, che andrà potenziato (in attuazione del D.P.R. 160/2010, in qualità di unico punto di riferimento per le imprese) e le attività nei settori di riferimento (attività produttive, urbanistica, polizia locale, ambiente e finanze). Fondamentale anche lo sviluppo delle procedure telematiche, con la visualizzazione territoriale delle attività produttive del territorio su sistema informatico dedicato, e l’attivazione obbligatoria delle procedure SUAP telematiche (Decreto “Impresa in un giorno”).
Il commercio vedrà nel centro storico (chiamato in causa anche per la realizzazione di iniziative culturali) un attore di primaria importanza. È qui che si pensa di realizzare un mercato a km zero nell’area dei Piloni. In questa sede i produttori locali potrebbero esporre e vendere la propria merce, accorciando quindi la filiera con costi, per il consumatore, competitivi.
Per dare nuova linfa alle attività presenti o che intendono aprire in quest’area, occorre un sistema di sgravi fiscali (forme di agevolazione, meccanismo premiale per i proprietari di immobili che consentano locazioni a canone agevolato e negoziabile…), creare eventi e manifestazioni di interesse, tenendo conto anche della necessità di abbellire e valorizzare (tramite nuovo arredo urbano) i luoghi in chiave di appetibilità turistica. L’obiettivo dovrà dunque tendere alla realizzazione di negozi “a tema” nelle varie parti del centro, così da definire un complesso di attività specifiche integrate tra loro.
Le potenzialità turistiche del territorio ciociaro devono vedere Frosinone in una posizione di primo piano nella programmazione e nel coordinamento delle varie iniziative. In quest’ottica, l’elaborazione di pacchetti turistici con i tour operator del territorio consentirebbe di “agganciare” il capoluogo e l’intera provincia ai flussi che gravitano su Roma.
Cultura/Sport
Cinque punti chiave detteranno l'operato in termini di cultura e sport:
- Creare reddito: La cultura e lo sport rappresentano gli assi portanti di investimento per lo sviluppo di una comunità non soltanto per l'indotto economico che creano nel breve flusso turistico. Essi impattano positivamente sui comportamenti dei soggetti che direttamente o indirettamente ne usufruiscono e pongono le basi per uno sviluppo economico sostenibile del territorio.Creare reddito è veicolare il pensiero dell'efficacia della “azione culturale” nei termini di ritorno d'immagine, di interazione sociale e flusso economico. Coinvolgere le fondazioni, i partner privati, rimodellare il senso di gratuità nella fruizione degli eventi organizzati, progettare tramite misure e politiche comunitarie, avviare collaborazioni e scambi affinché il “costo” si abbatta sul muro della partecipazione e dell'identità.
- Fare sistema con le realtà che producono cultura: scuole, università, accademia delle belle arti, conservatorio e quelle che sostengono lo sport. Il dialogo che l'amministrazione sosterrà con queste realtà è volto alla necessità di accogliere, relazionare, proporre e sostenere progetti e idee che possano innanzitutto contribuire alla crescita “culturale” della comunità e del prestigio locale nel sistema nazionale.
- Formazione: MATTATOIOIl progetto consiste nella costituzione di un centro sul territorio comunale per la formazione e la produzione artistica.L’obiettivo è quello di creare uno spazio che possa soddisfare la richiesta sempre maggiore d’arte e allo stesso tempo creare i presupposti per un luogo di scambio dove i giovani si possano esprimere liberamente, da soli o insieme ad altri.In questo modo, divenendo un punto di riferimento nella formazione e produzione d’arte, si potrà realizzare un confronto e scambio attivo con realtà simili.
RESIDENZE ARTISTICHELe residenze artistiche nascono per soddisfare bisogni e necessità di artisti (performance, arti figurative, teatro, danza, musica…) e della comunità. In questo modo si attiva una politica di scambi che permette agli artisti di potersi dedicare a tempo pieno al proprio lavoro, per un periodo che può variare da una settimana ad un mese. In cambio dell’ospitalità agli artisti si chiede di condividere il proprio percorso artistico con il luogo di residenza e con tutta la comunità. - Creare un “grande evento” di carattere nazionaleFESTIVAL DI TEATROFESTIVAL DI MUSICAOSCURO FOLCLORESTORICO SALOTTO
- IntrattenereLa politica dell'amministrazione deve essere volta anche a soddisfare il bisogno di intrattenimento della collettività.Il primo passo per la realizzazione di questo obiettivo è il censimento di tutti gli spazi comunali nei quali si possano ospitare eventi di limitata durata e dimensione. Successivamente, i locali rilevati saranno destinati ad ospitare eventi suddivisi per tipologia d' arte.La registrazione degli spazi sarà seguita dalla rilevazione delle varie realtà locali che operano nel campo dell'arte. Il confronto con la loro operatività e progettualità è il primo passo ad uno studio più accurato dell'offerta di intrattenimento che il comune può restituire alla città.
Frosinone è a metà strada tra due grandi città note in tutto il mondo, fucine di arte e di artisti: Roma e Napoli. Iniziare ad accogliere le emergenze culturali che si esprimono in queste due importanti realtà è il primo passo ad una consapevolezza territoriale che oltre a vivere della propria identità si qualifica per accogliere ed ospitare le diversità.
Per quanto riguarda lo sport, lo stadio del nuoto, il palazzetto, lo stadio Casaleno rappresentano una cornice di una parte della città che deve assumere i contorni di una vera e propria “cittadella dello sport”. In questo quadro, vanno perfezionate tutte le iniziative tese a incentivare le attività sportive, anche quelle amatoriali, mediante un’opera di bonifica e manutenzione della cinta stradale intorno allo stadio Casaleno. Una vera pista ciclabile, separata dalla carreggiata, sarebbe il miglior viatico per fornire ai numerosi cittadini che si recano in questa zona una possibilità per coltivare al meglio la propria passione sportiva, senza dover correre rischi per la propria incolumità.
Politiche Giovanili
Il punto di partenza delle politiche giovanili è il coinvolgimento, allo scopo di ottenere la partecipazione attiva, dei giovani alle decisioni e alle attività a livello locale e regionale al fine di costruire una società più democratica, solidale, prospera.
Partecipare vuol dire avere il diritto, i mezzi, il luogo, la possibilità e il necessario sostegno per intervenire nelle decisioni. Nell’ottica del principio di sussidiarietà, gli enti locali hanno un ruolo determinante da svolgere per incentivare la partecipazione dei giovani in modo concreto.
Democrazia partecipata e accesso ai giovani alla gestione della “cosa pubblica”: sono questi i presupposti dei Consigli dei Giovani, delle Consulte Provinciali dei Giovani, dei Forum, quali interlocutori in materia di Politiche Giovanili, per offrire luoghi di dibattito, proposizione, consultazione, per iniziare un colloquio con chi vive in prima persona difficoltà, percorsi da scegliere, aspettative.
Punti fondamentali delle politiche a favore dei giovani: superare il concetto di “Politiche Giovanili” per arrivare al concetto di Politiche per i giovani nell’ambito del lavoro, della formazione, della cultura, della attività produttive; coordinamento tra i sistemi di incentivi al lavoro, allo studio, allo sviluppo della formazione, all’autoimpiego ed allo sviluppo di nuove aree con le politiche per i giovani; Università: farsi portavoce presso le università perché venga potenziata la sede decentrata di Frosinone (l’unica facoltà presente, Ingegneria Ambientale e gestionale, non ha la specialistica); interventi sulla possibilità di accesso ad alloggi per studenti (ad esempio, quelli frequentanti l’accademia di belle arti o il Conservatorio). Miglioramento della mobilità. Lavoro: possibilità concrete di sviluppare il contesto territoriale attraverso finanziamenti e/o interventi di microcredito, accesso al credito, diretti, accessibili e reali per l’imprenditoria, l’artigianato, il turismo locale e l’agricoltura: fondi riservati ai giovani (18-35). Previsione di fondi (con accesso reale) per le attività culturali ed artistiche ideate, promosse ed attuate dal target giovane. reale partecipazione degli stakeholder alle grandi linee delle programmazioni e delle iniziative da intraprendere sul territorio presenza di referenti per le varie problematiche, che rappresentino gli interessi e le istanze dei giovani, che sappiano dare la giusta diffusione di informazioni sulla rete di iniziative in campo a loro favore uno spazio di aggregazione giovanile (come il Mattatoio) nel quale incontrarsi, svolgere attività artistiche, culturali di studio e ricerca (tipo osservatorio), di consultazione
Frosinone ha un fermento interessante di movimenti e associazioni giovanili, interessati ad azioni concrete e molto meno alle grandi manifestazioni "di vetrina".
Le iniziative per coinvolgerli con la formula della democrazia partecipata (consultazione e recepimento delle loro ipotesi e progettazioni) possono avere varie forme di sostegno:
- bandi comunitari;
- fondi regionali;
- fondi nazionali: ANCI, UPI, Ministero Politiche Giovanili, Ministero dello Sport, Agenzia dei Beni Confiscati
L'esperienza della Consulta provinciale dei giovani, finché è stata curata, ha dato ottimi risultati sia dal punto di vista delle proposte sia della conoscenza delle realtà giovanili del territorio, scoprendo aspetti peculiari del mondo giovanile, delle loro aspettative, dei loro bisogni reali (a livello comunale, il Consiglio dei giovani può dare gli stessi risultati).
Trasparenza, tecnologia e partecipazione
La trasparenza dell’azione amministrativa deve essere la priorità di qualsiasi esecutivo. La trasparenza favorisce una più attiva partecipazione dei cittadini alla vita politica della propria città e può essere assicurata grazie anche all’utilizzo delle nuove tecnologie, attraverso le quali, ad esempio, assistere al consiglio comunale in diretta streaming o in modalità on demand (attraverso il sito del comune), mozione già presentata nell’ultima consiliatura grazie anche alla spinta di istanze provenienti dalla società civile ma non discussa. In tal modo, i resoconti delle sedute e i provvedimenti adottati potrebbero essere digitalizzati e consultabili in rete. La tecnologia non è solo un mezzo attraverso cui realizzare forme di democrazia partecipata e attiva: può diventare un alleato anche per avviare uno sviluppo urbano sostenibile, rendendo la città luogo privilegiato di efficienza e risparmio energetico, di rispetto dell’ambiente, di accessibilità, di fruizione del patrimonio culturale, immensa ricchezza del nostro paese. L’amministrazione intende studiare la possibilità di realizzare un modello di “smart city” anche a Frosinone, per migliorare il settore dei trasporti, della vigilanza, della gestione energetica. Non solo: l’Osservatorio eGovernment della School of Management del Politecnico di Milano ha calcolato che se i Comuni digitalizzassero i servizi di pagamento, certificati anagrafici e attività produttive i cittadini risparmierebbero 2,3 miliardi l’anno. Cifra che corrisponde al 14% delle spese correnti delle amministrazioni locali certificata dall’Istat. L’amministrazione si impegna a intraprendere un percorso di informatizzazione delle pratiche per consentire, quindi, un risparmio per le casse comunali.
La trasparenza deve essere applicata in tutti i settori: sulla formazione dell’agenda politica, sulle performance dell’amministrazione (e sui risultati raggiunti), sui processi decisionali, sui titoli di studio e formazione degli assessori e sulla loro presenza ai lavori di giunta e consiglio, sui costi della politica e della macchina amministrativa.
Sul portale istituzionale del Comune dovrà essere messa a disposizione tutta la modulistica necessaria per richiedere o ricevere provvedimenti amministrativi nell’ottica dello snellimento delle procedure.
La trasparenza si realizza anche mediante la pubblicazione online di tutti i dati relativi ai titolari di incarichi elettivi o di nomina (anagrafe pubblica). Nell’organigramma comunale sarà previsto un apposito ufficio deputato a rendere note le informazioni che riguardano l’attività dell’ente, favorendo la conoscenza come presupposto per deliberare.
Politiche Europee
Allo scopo di poter usufruire di finanziamenti europei, va dato spazio all’europrogettazione, che indica la capacità di saper rispondere adeguatamente ai bandi emessi dalla Comunità europea. L’obiettivo è costruire un team multidisciplinare di professionisti esperti in tale ambito perché sia impiegato nella ricerca e nella progettazione di candidature che possano diventare un propulsore economico dell’attività amministrativa.
Bisognerà quindi: Monitorare i programmi destinati agli enti locali Individuare i bandi comunitari di interesse Fare azione di lobbying presso la comunità europea Redigere la proposta progettuale (in tutti i settori dell’amministrazione) Supportare la rendicontazione dei progetti finanziati Informare puntualmente sui risultati raggiunti e sul budget utilizzato. Inserire la città di Frosinone in un network di città europee. Così facendo, si accederebbe alle iniziative e ai progetti realizzati in contesti internazionali e si potrebbe promuovere, in un’ottica europea, il nostro territorio, scegliendo tra diversi partner europei quali coinvolgere in diverse proposte progettuali.
Si valuterà, anche in riduzione del numero degli assessori, se assegnare una delega specifica che, grazie a competenze qualificate, potrà consentire agevole accesso ai finanziamenti europei.
Nessun commento:
Posta un commento