mercoledì 25 aprile 2012

Appello di Domenico Marzi per il 25 Aprile


Festeggiare il 25 aprile  in piena campagna elettorale mi fa ricordare il bellissimo discorso di Piero Calamandrei sulla Costituzione e il suo commovente racconto sulle prime elezioni libere che si svolsero in Italia dopo la Liberazione: “Io mi ricordo le prime elezioni dopo la caduta del fascismo – raccontava Calamandrei - queste file di gente disciplinata davanti alle sezioni, disciplinata e lieta perché avevano la sensazione di aver ritrovato la propria dignità, questo dare il voto, questo portare la propria opinione per contribuire a creare questa opinione della comunità, questo essere padroni di noi, del proprio paese, del nostro paese, della nostra patria, della nostra terra, disporre noi delle nostre sorti, delle sorti del nostro paese.” Voglio sottolinearlo questo passaggio: essere padroni di noi, delle nostre sorti, delle sorti del nostro paese perché è l’esatto contrario di quel che sento ripetere in questi giorni: “La politica fa tutta schifo e quindi non andrò a votare”..Non votare significa rassegnarsi e dire: "le cose vanno così, non posso farci niente”. E invece  questo non è il momento del disgusto, ma quello dell’indignazione, della rabbia, della reazione e della resistenza. Resistenza è il movimento da cui è nata la nostra Costituzione.
In alcuni momenti, la storia ci pone di fronte a alternative da cui non si sfugge: o di qua o di là. Per motivi anche personali – mio nonno da cui prendo il nome fu il primo sindaco della Frosinone liberata, già presidente onorario dell’Anpi di Frosinone –io non posso non riconoscere che dalla Resistenza nacque un Paese, un Paese per il quale già il nostro patriota Nicola Ricciotti, un secolo prima, lottò fino all’estremo sacrificio. Quel paese nato dalla resistenza ha finalmente dato diritto di cittadinanza al bene più prezioso: la libertà. La libertà è un beneficio per tutti, è la forma concreta della democrazia, va a vantaggio anche di coloro che la sconfessano Ricordiamoci che possiamo sollevarci, in poco tempo, contro un regime di oppressione: ma la libertà va consolidata con il tempo.

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