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domenica 15 aprile 2012

Due o tre cose che so del centro storico

Il cuore pulsante di una città è il centro storico. Da qui è possibile irradiare una serie di energie positive che andranno a restituire vitalità all'intero tessuto urbano del territorio comunale. Nel mio programma il centro storico assume grande importanza. Dopo gli interventi compiuti nei precedenti mandati (pavimentazione, sottosistemi, rimozione del serbatoio, decoro urbano), questa zona dovrà essere oggetto di una serie di provvedimenti che permettano al cuore della città di tornare a pulsare più forte. Un ruolo di primo piano sarà rivestito dal commercio e dalle attività culturali.
Nell'area dei Piloni abbiamo previsto un mercato a km zero: in questa sede i produttori locali potrebbero esporre e vendere la propria merce, accorciando quindi la filiera con costi, per il consumatore, competitivi. Per dare nuova linfa alle attività presenti o future, prevediamo un sistema di sgravi fiscali (forme di agevolazione, meccanismo premiale per i proprietari di immobili che consentano locazioni a canone agevolato e negoziabile), creare eventi e manifestazioni di interesse e di rilevanza nazionale. Pensiamo alla realizzazione di negozi "a tema" nelle varie parti del centro, così da definire un complesso di attività specifiche integrate tra loro. Nel centro storico, piazzale Vittorio Veneto sarà la piazza di Frosinone, un punto di contatto tra la parte alta e bassa del capoluogo grazie alla presenza dell'impianto di risalita, finanziato dalla Regione Lazio allora guidata dall'on.Storace ed appaltato nel 2003 dalla mia giunta. È nostra ambizione che il maestoso palazzo della Banca d'Italia venga destinato a un fine pubblico, in linea col progetto di riqualificazione del centro storico. Anche l'Accademia delle Belle Arti dovrà rimanere nella parte alta città: immaginiamo che gli studenti dell'istituto possano trovare finalmente una sede definitiva, dopo 39 anni di attesa, nella scuola elementare "Tiravanti", i cui accessi separati permetterebbero un sereno e distinto svolgimento dell'attività didattica per entrambe le realtà. Infine, la fruizione piena del tessuto urbano non può avvenire senza un ripensamento radicale della mobilità urbana che, in questa zona, si sostanzia con la realizzazione di una scala di collegamento meccanizzata in piazza Gramsci con il parcheggio sottostante. Abbiamo in mente anche un altro parcheggio nell'area retrostante via Ciamarra e sottostante via Firenze, collegando la stessa area con un ascensore. Idee chiare e realizzabili, dunque, dettate dall'attento e decennale studio del tessuto urbano e sociologico della città, non chiacchiere da campagna elettorale che non incantano più nessuno.

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